Spriss Rangers contro Ducks… e niente

Insomma venerdì 21 agosto, alle ore 21, sotto un cielo romantico dalle tonalità rosa e blu e una bella falce di luna, gli Spriss Rangers hanno incontrato i padroni di casa di Staranzano: i Ducks.
La formazione di Redipuglia scende in campo  agguerrita, con un line-up di tutto rispetto, pronti a seguire l’ordine del coach Federico Miniussi “muli, femo punti eh!”
Agguerriti in box di battuta, convinti di battere e fare punti… e niente. Tre out. Zero punti.
Si passa in difesa, con la lanciatrice Silvia Pastorcich pronta a lasciare tutti sul piatto facendo strike out… e niente. 4 punti per i Ducks.
Nel secondo inning qualcosa si smuove: le mazze iniziano a girare bene, Silvia fa una splendida prestazione sulla pedana di lancio e li lasciamo a bocca asciutta. Tant’è che Silvia torna in pedana anche al terzo inning, pronta a sbaragliare tutti di nuovo… e niente. 4 punti.
Da lì in avanti LA RUOTA GIRA.
Gli Spriss Rangers risalgono la china e la differenza di punteggio si assottiglia.
Prese al volo spettacolari degli esterni, battute siluranti, bei lanci di Alba Zulini, giochi in difesa, presa al volo di Elisa Recupero in terza base che potrebbe fare il secondo out… e niente.
Dopo Alba Zulini, sale in pedana Serena Filiput, che ci ha abituati a una serie infinita di strike out, ma stasera non gode di ottima forma fisica… e niente. I Ducks ne approfittano per battere e fare punti.
Ma è proprio all’ultimo inning che tutto potrebbe ancora cambiare!
Federico Miniussi batte, scivola in seconda, corre, arriva a casa con tuffo a carpaccio e segna punto.
Cris Fabbro tira una bella legnata, corre a casa, rischiando di tamponare Suna Leghissa che sta cercando di raggiungere casa base in tempo utile per evitare la constatazione amichevole, ed entrano due punti!
Gli Spriss Rangers hanno due out, ma sono sotto di poco.
Enrico “Erma” Ermacora è lì, pronto a battere una delle sue mine vaganti, lascia passare un ball… e niente, era strike.
Ma potremmo ancora recuperare e vincere… e niente.
Terzo out.
Persa 14 a 11.

Però che cavolo. Il lieto fine ce lo metto: IL GRANDE RITORNO IN CAMPO DI RAOUL “VERTEBRA” BRAIDA.
Con prese al volo spettacolari in prima base e 3 battute valide risolutive. Il vero protagonista indiscusso della partita.